giovedì, ottobre 26, 2006

I Folli di Ayris

Genere: fantascienza

Questo è il primo racconto con cui ho partecipato all'edezione 2005 del concorso Racconti dall'Oltrecosmo (trovate il link nella sezione dedicata ai concorsi).

Se preferite potete scaricare il testo in versione pdf

Nel menù a destra trovate i link agli altri racconti presenti nel sito.

Buona lettura.

Oggetto non identificato di Alessandro Bardi
foto realizzata da A. Bardi


I FOLLI DI AYRIS.


27 Marzo 3678 data terrestre. Porto spaziale città di Cartago su Terra 9.


Erano in corso gli ultimi preparativi per la spedizione, Alan ci era dentro, era la prima volta che gli toccava, certo essendo uno psichiatra di chiara fama era ovvio che prima o poi sarebbe arrivato il suo turno.

C’erano stati dei nuovi arrivi sul pianeta Ayris ed era suo dovere stendere le perizie psichiatriche.

Alan giochicchiava con una matita all’ingresso dell’astronave mentre controllava distrattamente che tutto l’occorrente fosse caricato a bordo.

Una voce distolse la sua attenzione dal dolce roteare della matita.


Abbiamo finito Dottor Lucci”.

Va bene, avvisi il comandante e la squadra che possiamo andare” rispose irritato.


Da quando era su Terra 9 non aveva mai sentito pronunciare il proprio nome correttamente, si trovavano quasi al confine della frontiera coloniale umana ed era difficile incontrare qualche Originario (così erano chiamati gli abitanti di Terra 1), qualcuno delle sue parti poi, era praticamente impossibile.Ci sarebbero volute due settimane di viaggio per raggiungere Ayris, e la prospettiva non lo allettava per nulla, ma queste perizie andavano fatte, senza contare che la cosa gli avrebbe procurato ulteriore fama all’interno degli ambienti medici.


Dopo alcune ore dalla partenza, l’equipaggio si riunì nella sala ristoro, dove Alan era già rintanato da tempo, disteso comodamente su una poltrona, li cominciò ad osservare con cura: il comandante, e i quattro soldati che avrebbero dovuto occuparsi della sua sicurezza in caso ci fossero stati problemi.


Il comandante Rahintir, Alcoliano di Terra 5, era a capo della squadra nonché diretto responsabile delle manovre di volo.


Allora capitano cosa mi dice di questa rotta? Si prospetta un viaggio tranquillo? O c’è il rischio di imbatterci in qualcosa di poco simpatico?”


disse il giovane medico sorridendo.


“Non si preoccupi Dottor Lucci non dovremmo incontrare nessun tipo di problema fino ad Ayris. Approfitterei di questo momento per presentarvi i quattro membri della squadra: abbiamo i fratelli Geneis e Teor Rish di Reistur pianeta poco al di là della nostra frontiera, il tenente Rile come lei di Terra 1 e Liam appartenente alla razza dei così detti ciclopi di Terra 7”.


Tutti risposero con un breve cenno del capo.


Alan li osservò attentamente, non aveva mai visto dei reisturiani, era veramente uno spettacolo impressionante, senza dubbio avevano qualcosa in comune con la specie umana, forse contatti in tempi lontani, il loro aspetto era per grandi linee simile al suo, a parte le loro lunghe braccia che arrivavano a posarsi sul pavimento, la loro bocca che univa due fessure che probabilmente collaboravano ad assolvere funzioni uditive ai lati del capo, avevano una intensa salivazione che non si sforzavano di trattenere e i loro occhi erano simili a quelle degli insetti costituiti da un insieme di piccole celle; rimase lì un po’ a fissarli, poi però decise di distogliere lo sguardo.


L’unica particolarità di Rile sembrava essere il fatto di avere un carattere scorbutico e irritante, almeno questo si percepiva ad una prima occhiata; Liam era un ciclope di Terra 7, aveva studiato questi particolari umani durante i suoi studi, essi subirono particolari mutazioni nei secoli passati per cui persero totalmente la vista (si pensa per difendersi dalla luce di enorme intensità che regna sovrana sul loro pianeta a causa del continuo passaggio di comete a breve distanza), in compenso però svilupparono in maniera superlativa gli altri sensi, per cui riescono ad assolvere gli stessi compiti dei “vedenti” senza alcuna difficoltà.


I primi giorni passarono in un clima abbastanza freddo che metteva a disagio Alan, poi verso il terzo giorno Liam si avvicinò sorridendo.


Dottore ho sentito che questi viaggi sul Planetonio vengono effettuati due volte all’anno per aggiornare i database ospedalieri circa le nuove presenze..ma possibile che non se ne possa occupare il personale medico sul pianeta?”

“Beh Liam, Ayris, o il Planetonio come è comunemente conosciuto è un pianeta adibito alla custodia dei mentalmente disturbati che si pensa siano totalmente irrecuperabili e impossibili da reintegrare nella società…questi soggetti vengono inviati lì da ogni parte dell’impero sotto la giurisdizione umana e due volte all’anno viene aggiornato il database e stesi referti sui nuovi soggetti; non se ne può occupare il personale medico sul pianeta perché…non c’è personale medico sul pianeta. Il controllo è totalmente affidato alle macchine, si è reputato inutile sprecare risorse per, beh, concedimi il termine, sorvegliare un branco di matti” sorrise.


A quel punto si avvicinò Rish che aveva ascoltato parte della conversazione e biascicò in un terrestre molto improvvisato:


Quanto tempo durerà la missione?”

Non credo troppo tempo, ci sono cinque nuovi soggetti, dovrò avere dei colloqui con loro, redigere i referti e scrivere un giornale che descriva tutti i nostri movimenti sul pianeta durante la permanenza per fini di archivio….suppongo non ci vorrà più di una settimana”.

“Bene dottore” rispose il reisturiano.


Il viaggio proseguì senza intoppi fino all’approdo principale di Ayris.


Chiedo permesso attracco per nave Alo 32” comunicò il comandante.


Una voce robotica rispose:

Riconoscimento effettuato attracco acconsentito piattaforma 23. Buona permanenza Capitano Rahintir”.


Poco tempo dopo erano su una navetta computerizzata che li conduceva alla struttura Alfa in cui erano custoditi i soggetti giunti da meno di un anno. Gli alloggi erano essenziali, ma non li avrebbero occupati per molti giorni quindi la cosa non era poi un problema.

Alan, estrasse un grande registro da un cassetto e iniziò a redigere il resoconto della missione giorno per giorno come gli era stato ordinato.


Ecco alcune delle pagine scritte in quei giorni:


10 Aprile 3678 ore 23:40 data terrestre. Struttura Alfa pianeta Ayris.


“Questo mattino siamo giunti sul pianeta; dopo esserci sistemati nei nostri alloggi, accompagnato dal tenente Rile e Teor Rish ho proceduto alla visita del primo paziente.

Il soggetto risponde al nome di Als è un veturiano laureato in ingegneria elettronica; si denotano evidenti disturbi distimici come indicato sulla cartella fornitaci dal medico che ha ordinato il suo confinamento su Ayris, soffre di bassa autostima e sentimenti di disperazione con evidenti tendenze al suicidio inoltre e affetto da disonnìa, si propone un periodo di permanenza su Ayris di due anni per accertare assenza di rischi nell’inserimento nel sociale; il soggetto presenta inoltre attitudine all’utilizzo di telecinesi.

Nel pomeriggio ho visitato il secondo soggetto, Alessio Resile di Terra 1, all’inizio ero portato ad interpretare il suo comportamento come una dimostrazione di tranquillità e piacere nell’interloquire con qualcuno delle sue parti. Dopo attenta osservazione ho legato la sua emotività eccessiva e ricerca di attenzione ad un disturbo istrionico di personalità.”


11 Aprile 3678 ore 23:00 data terrestre. Struttura Alfa pianeta Ayris.


Stamane scortato da Geneis Rish e Liam ho proceduto all’analisi del soggetto numero 3.

Liam era incuriosito dai pazienti e ho acconsentito alla sua richiesta di essere presente con me nelle stranze dei colloqui mentre Rish ci avrebbe controllato dall’esterno secondo le norme del regolamento.

Paziente Lars Vitman di Terra 4, esperto in informatica e progettazione robotica.

Dopo un lungo dialogo con il paziente mi è sembrato di riscontrare i lineamenti del profilo schizoide, sembra non provare piacere nelle relazioni troppo strette, preferisce le attività che riescano a lasciarlo in disparte e mostra una freddezza al di fuori del comune, tranne, ovviamente quando cade vittima di crisi che lo portano alla totale perdita del controllo durante le quali è portato a vaneggiare; il soggetto comunque, non ha dimostrato la minima tendenza durante il colloquio a comportamenti violenti nei miei confronti, né di tipo verbale né di tipo fisico. Ho però la sensazione, che ci siano ancora dei punti oscuri nella definizione del profilo del paziente, probabilmente sarà necessario organizzare un ulteriore incontro.

Il soggetto analizzato nel pomeriggio è Rayl Sjtk proveniente da Slorius pianeta da poco colonizzato, esperto in comunicazioni e meccanica. Si tratta senza alcun dubbio di un borderline con evidenti istinti omicidi.

Si riscontra una tendenza a comportamenti autolesionisti, ideazione paranoide e rabbia immotivata.

La pratica ad atti di autolesionismo è certificata dalla presenza di un impressionante numero di cicatrici all’altezza dei polsi, anche se escludo che siano dettati da istinti suicidi.


Note: Durante il pasto serale ho notato degli strani comportamenti in Liam, probabilmente è la prima volta che si trova circondato da soggetti mentalmente disturbati, effettivamente le notti trascorrono per lo più insonni a causa delle grida dei pazienti e dalle loro minacce di morte, la situazione però è controllata dai macchinari computerizzati per cui non credo che Liam possa temere qualche minaccia fisica da parte dei pazienti”.


12 Aprile 3678 ore 23:00 data terrestre. Struttura Alfa pianeta Ayris.


Liam aveva un aspetto orribile questa mattina evidentemente non aveva dormito, continuava a ripetere che siamo in pericolo che sente la presenza di una grave minaccia e i suoi discorsi erano spesso interrotti da strane convulsioni e seguiti da minuti di depressione violenta, ho consigliato un giorno di pausa ma la squadra non vede l’ora di lasciare il pianeta per cui ho proseguito con le visite accompagnato dal tenente Rile e il comandante Rahintir dopo aver ordinato che Liam trascorresse la giornata in branda.

Sul quinto soggetto non c’è molto da dire, Fikli Resur di Terra 8 ex-dirigente affetto da disturbo schizotipico di personalità potenzialmente pericoloso.

Nel pomeriggio rincontrai Lars Vitman. Voglio riportare un dettaglio, forse irrilevante, avevo annunciato al computer che avrei incontrato il signor Vitman alle 16 , ma le scorte robotiche lo accompagnarono nella sala solo alle 16:30, sembra strano che delle macchine facciano “ritardo”, ma probabilmente nessuna macchina è perfetta.

Il colloquio con Vitman si protrasse per molte tempo, ad un certo punto ebbi come l’impressione che fosse lui a guidare la conversazione, era sicuro, tranquillo, più cercavo di scavare, più ciò che tiravo fuori mi veniva rigettato addosso con una freddezza e una indifferenza incredibile per uno uomo nelle sue condizioni. A metà colloquio iniziai a provare un senso di malessere, le mie tempie si rivestirono di sudore e elaboravo pensieri a fatica; iniziai a pensare che potesse esserne proprio Vitman la causa. Ad un certo punto ebbe uno scatto, ma anche se c’era da aspettarselo da un soggetto del genere, venni colto alla sprovvista. Mi saltò addosso e mi afferrò per il camice osservandomi con degli occhi iniettati di sangue e con la bava che gli scendeva lungo il labbro inferiore. Cercai di mantenere una certa calma (per quanto sia possibile in situazioni del genere) ed alcune delle cose che disse prima che Rile e Rhintir irrompessero nella stanza e mi tirassero fuori mi lasciano ancora perplesso e in uno stato di turbamento.

Vitman mi chiese delle condizioni di Liam, se fosse ancora capace di mettere un piede di seguito all’altro o qualcosa del genere (per la registrazione dell’intero colloquio rimando al dvd allegato al registro) al che io risposi chiedendo a mia volta cosa sapesse lui delle condizioni di Liam.


Tutti…subite…l’influenza”,


queste furono le ultime parole che riuscì a dire prima di rimanere chiuso solo nella stanza.

Sospetto che il soggetto Vitman abbia un qualche potere che agisce sulla psiche degli esseri viventi, forse al di fuori del suo controllo, di natura non specificata, forse è capace di far secernere al cervello sostanze nocive, ma preferirei non azzardare ipotesi. Sicuramente il soggetto è estremamente pericoloso. Ho programmato un trattamento di isolamento assoluto per il paziente fino a quando un equipe di medici più completa non sarà organizzata per studi più approfonditi. Visto che le condizioni del soldato Liam non accennano a migliorare ci apprestiamo a lasciare il pianeta entro la dodicesima ora terrestre di domani.


Nota: Sono sempre più convinto che sia proprio Vitman la causa dei malesseri occorsi a Liam; il ciclope, avendo peculiarità psicofisiche diverse da quelle di un umano di Terra 1, probalimente è più vulnerabile ai poteri psichici posseduti dal soggetto Vitman. Suppongo che sia questo il motivo per cui gli effetti, su di me, si sono manifestati solo dopo il secondo contatto con il paziente mentre per Liam, uno, è stato più che sufficiente.

-Fine Rapporto-“


Chiuso il registro Alan si avviò pensieroso verso l’alloggio di Liam per accertarsi delle sue condizioni quando lungo il corridoio incontrò il comandante Rahintir visibilmente preoccupato


Ero andato a controllare l’astronave per il decollo…tutti gli accessi all’hangar sono bloccati e il computer non accetta la password d’accesso”.

Molto strano” rispose il dottore, “ Andiamo alla sala di controllo principale”


Arrivati alla sala di controllo principale i sospetti di Alan si rivelarono fondati qualsiasi parola chiave fornita al computer aveva una sola risposta :


-ACCESSO NEGATO-


Qualcuno ha manomesso il sistema di controllo computerizzato dell’intera struttura” affermò Rahintir.

“Mi segua comandante!”


Appena voltato un’ angolo Alan tirò il comandante per una manica all’interno di uno stanzino e sussurrò:


“L’autore di tutto questo se non è in collegamento con l’impianto video a circuito chiuso, sicuramente sarà perlomeno collegato all’impianto di sorveglianza audio quindi dobbiamo muoverci in fretta e silenziosamente. Gli unici pazienti non ancora imbottiti di sedativi, capaci di conservare la lucidità di organizzare qualcosa del genere, sono i nuovi arrivati, che erano in attesa delle mie prescrizioni circa il trattamento da seguire nei loro confronti.”

Avete qualche idea su chi possa essere?”

Tra i soggetti analizzati l’unico che ha competenze tali da poter prendere il controllo dei computer della struttura credo sia Vitman. Inoltre, penso sia anche la causa di ciò che è accaduto a Liam pur non avendo ancora chiare l’effettiva entità del suo potere.”

Bene dottore” rispose Rahintir “ Lei, Teor e Geneis andate e neutralizzate quel bastardo, io e Rile vediamo di riuscire a penetrare nel sistema della struttura per sbloccare la porta di ingresso al centro di comando e da lì aprire le porta dell’hangar e definire i parametri per il decollo dell’astronave. Ci incontreremo tra mezz’ora all’alloggio di Laim. Dobbiamo andarcene, in fretta!”.


Il dottore chiamò i due impressionanti compagni impugnò una siringa piena di sedativo che avrebbe buttato giù un elefante mutato di Terra 9 e iniziò a correre lungo il corridoio verso la stanza di Vitman. Giunti alla stanza si acquattarono sotto la finestrella posta al centro della porta rinforzata.

Teor fece capolino dall’apertura:


E’ in un angolo attaccato a delle cuffie collegate ad un filo che esce dal muro…ci dà le spalle.. non sembra poi tanto sveglio” disse.

Shh..è collegato all’impianto audio a circuito chiuso” sussurrò il dottore ”Buttate giù questa porta io gli salto addosso e lo infilzo con questa roba”.


La porta fu buttata giù e il dottore si avventò su di lui.


Nooo Lasciate Laars”


gridò il folle appena realizzò cosa stava accadendo.

Alan ci mise un po’ ad avere ragione dell’uomo, ma grazie all’aiuto dei due reisturiani presto Vitman venne raggiunto dall’ago appuntito;


..ii.tk.”


furono le ultime parole che pronunciò Lars prima di cadere pesantemente in un sonno senza sogni.


Giunti all’alloggio di Liam lo spettacolo che si presentò alla vista dei tre fu angosciante. Il ciclope di Terra 7 era rannicchiato e abbracciava una gamba della sua branda; i suoi occhi roteavano ad una velocità terrificante e bava gli colava dai lati della bocca mentre emetteva suoni gutturali senza senso e piangeva. La pazzia lo aveva colto e lo aveva vinto. Di quale disturbo mentale si trattava? Nemmeno il dottor Lucci era in grado di dirlo, certo Liam non sarebbe tornato su Terra 9 con loro, come medico era obbligato a lasciarlo su Ayris.

Nel frattempo giunsero Rahintir e Rile guardarono Liam , poi il dottore ; capirono la decisione che era stata presa e annuirono.


Presto andiamo, l’astronave è pronta al decollo” disse Rahintir “Al nostro arrivo su Terra 9 manderemo qui delle squadre e verrà ripreso il controllo della situazione”.


Quindici minuti dopo l’astronave lasciava l’atmosfera di Ayris; Alan guardava il pianeta dalla sua stanza chiedendosi se aveva fatto la scelta giusta per quanto riguarda Liam, forse quegli effetti erano temporanei, forse si sarebbe ripreso , ma forse, oramai era troppo tardi.

Decise di raggiungere la sala comando dell’astronave, dove trovò il solo Rahintir.


Ma...è capace di gestire tutto questo da solo?”


disse per il gusto di intavolare una conversazione e smetterla di pensare a Liam.


Certo”disse Rahintir che si era accorto della sua presenza “ questi nuovi sistemi di guida sono talmente semplici che anche un bambino potrebbe andarsene in giorno con un astronave. Guardi..” indicò un pannello “Basta inserire qui le coordinate di destinazione per il resto se ne occupa il computer di bordo”.

Sa..”disse il comandante “Non la biasimo per la decisione presa per quanto riguarda Liam; sarebbe stato rischioso portarlo con noi. Non c’era altro da fare”.

Vorrei esserne sicuro quanto lei capitano…”


Una voce robotica interruppe il loro dialogo:


Nuove coordinate impostate….approccio pianeta Ayris”


Il volto del comandante schiarì improvvisamente


“Ma che diavolo sta succedendo…le coordinate sono forzate…stiamo tornando indietro….è impossibile cambiare rotta…”

Ma….Vitman dovrebbe essere ancora sedato..non è possibile”.

Già”rispose il comandante “a meno che…le coordinate forzate non siano state inserite prima che ci accorgessimo di cosa stava succedendo……”


30 Aprile 3678 ore 12:00 data terrestre. Un’ ora di velocità di navigazione standard da Terra 9.


Chiedo permesso attracco per nave Alo 32 a porto spaziale città di Tyir ritorno missione su pianeta Ayris partita dal porto spaziale di Cartago il 27 Marzo 3678”.

“Attenda per verifica……permesso accordato su piattaforma 17”.


Un’ ora e mezza dopo la nave atterrava sulla piattaforma 17 dove un gruppo di militari la attendeva.


Salve lei è il Dottor Lucci suppongo.. la si aspettava da diversi giorni e a Cartago, non qui a Tyir”


disse un militare evidentemente di alto grado.


Si sono io”


rispose l’unico personaggio disceso dalla nave con un aria apparentemente turbata.

Dove sono gli altri elementi della squadra?”.

E’ successo un disastro su quel pianeta, alcuni morti, altri impazziti. Ma non è a voi che devo fare rapporto..”


l’uomo alzò il braccio sinistro scoprendo un orologio di pregiata e antica fattura attorniato da una serie di cicatrici che adornavano il polso


“Nell’ospedale principale della città troverò gente più competente di voi cui tocca occuparsi di queste faccende; a quest’ora dovrebbe esserci appunto la riunione giornaliera dei massimi esponenti dello stesso. Arrivederci signori.”


L’uomo si allontanò per la sua strada seguito dall’occhio indignato dell’ufficiale.

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

bè allora passiamo in assegna tutto ciò che ho letto sinora, ovvero i folli, realtà e gli occhi...

per quanto riguarda i folli, ottima racconto di fantascienza, argomento che se non erro è quello con cui hai iniziato a scrivere....

buone caratterizzazioni, svolte narrative ecc...

un po' troppo asimoviana, a mio avviso, l'idea delle terre multiple, ma d'altronde se si scrive sci-fi dubito che si possa fare a meno dell'apoggio di asimov;

realtà mi è molto piaciuto come racconto e l'ho trovato, sebbene di argomentazione molto gotico/romantica, un racconto dell'orrore molto moderno, ho riscontrato delle similitudini narrative con hellboy di mike mignola (il fumetto, non il film che non ho ancora visto e su cui pertanto non pontifico...), che non credo tu abbia letto, o forse sì e sei soltanto un copione?

gli occhi... gli occhi non mi è piaciuto, a meno che il renato di cui si parla non sia renato zero, in tal caso, il racconto diventa molto più divertente e spassionato...

hasta la vista

-adl

12/19/2006 07:42:00 PM  

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